In un mondo in cui le città continuano a crescere, mentre sempre più persone si spostano nei centri metropolitani, la capacità di rispondere alle nuove esigenze della pianificazione urbana è fondamentale.
Con questo articolo che approfondisce il concetto di “City to Be – City to Create”, ispirato all’intervento di ATI Project durante l’ultimo Forum Scenari Immobiliari, esploreremo il potenziale dei servizi integrati nelle dinamiche urbane per creare città sempre più resilienti che possano adattarsi alle sfide economiche, ambientali o sociali che devono essere affrontate.
Servizi integrati: un percorso per ridefinire le dinamiche urbane
La domanda è: le città possono diventare più di semplici insiemi di elementi separati?
Una metropoli resiliente aspira a migliorare la qualità della vita per i suoi residenti convergendo vari servizi essenziali come la sanità, l’istruzione, i trasporti, i servizi di pubblica utilità e non solo in un ecosistema urbano coordinato.
In quest’ottica:
- le strutture sanitarie possono collaborare con i sistemi di trasporto per garantire un rapido accesso alle cure mediche;
- le istituzioni educative possono aprire le porte delle loro palestre, spazi verdi, biblioteche, planetari e auditoria alla comunità al di fuori dell’orario scolastico;
- le strutture sportive all’avanguardia fungono da centri che riuniscono vari settori, incoraggiando la cooperazione interdisciplinare.
Questi sono alcuni esempi, ma tutti i servizi devono essere reattivi e adattabili alle esigenze delle comunità in evoluzione per ridefinire le dinamiche urbane.
Collaborazione
La creazione di città resilienti richiede la massima e continua collaborazione tra tutti gli attori coinvolti, dagli investitori e sviluppatori agli architetti, dagli ingegneri ai costruttori e ai fornitori, avendo sempre in mente i futuri utenti, e ascoltando le esigenze della comunità. È fondamentale che la comunità stessa possa avere un ruolo attivo nella ridefinizione dei quartieri che abitano.
La chiave è l’ascolto e la capacità di tradurre e integrare le varie esigenze in soluzioni concrete di progettazione e costruzione. Naturalmente, più complesso sarà l’intervento, più saranno gli attori coinvolti, pertanto è fondamentale capire i momenti ottimali per la condivisione, il brainstorming, l’ascolto e l’adattamento.
Il coinvolgimento iniziale delle comunità porta alla creazione di quartieri vivibili che si aprono e diventano parte del territorio circostante il più possibile. Il Polo Scolastico “Dino Compagni” e l’Istituto Nautico “Amerigo Vespucci” di Gallipoli sono due esempi di opere di ATI Project, in cui accessibilità e inclusività sono la priorità con la creazione di spazi flessibili che passano senza soluzione di continuità dagli ambienti educativi ai forum della comunità.
Conservazione storica e modernizzazione
In una città resiliente, l’equilibrio tra nuove esigenze urbane e la conservazione delle aree storiche è cruciale. Pertanto, la strategia è quella di onorare il patrimonio esistente lasciando evolvere le loro funzionalità, garantendo la conservazione, la manutenzione e il restauro di edifici e monumenti storici.
I centri urbani contengono edifici storici che, opportunamente trasformati, possono creare valore aggiunto e qualità. Con la ristrutturazione della Caserma “Dabormida” di Torino, ATI Project ha avuto l’opportunità di valorizzare il tessuto edilizio umbertino di fine Ottocento, rappresentazione di una ricerca che all’epoca mirava a una unità stilistica tra gli edifici pubblici del regno.
D’altra parte, l’ECMWF Data Center Building è un esempio di patrimonio storico che può essere mantenuto e convertito in funzioni altamente tecnologiche. Il centro meteorologico, infatti, è inserito all’interno di una parte dell’area dell’ex Fabbrica Tabacchi di Bologna, progettata e costruita dall’architetto Pier Luigi Nervi negli anni ‘50 e sottoposta alla tutela dei Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna per il suo alto valore storico e ingegneristico.
Resilienza e adattabilità
Dal momento che viviamo in un’ era complessa in cui l’instabilità economica, ambientale e politica sta rendendo difficile anticipare come abiteremo e lavoreremo in futuro, una città resiliente e flessibile deve essere la nuova regola della progettazione.
Questo non si riferisce solo a edifici residenziali o uffici, ma anche a complessi su larga scala come infrastrutture o centri sanitari. Durante il periodo di progettazione, che in questo caso potrebbe durare più a lungo, l’ambiente economico, politico e anche fisico potranno subire trasformazioni ed è sempre più importante che i progetti possano mantenere la loro adattabilità il più possibile anche durante le fasi di progettazione. Ciò richiede l’uso delle più recenti tecnologie di costruzione e fa parte della continua innovazione digitale che consente una gestione più efficiente della progettazione, dei tempi e dei costi per possibili variazioni.
anno subire trasformazioni ed è sempre più importante che i progetti possano mantenere la loro adattabilità il più possibile anche durante le fasi di progettazione. Ciò richiede l’uso delle più recenti tecnologie di costruzione e fa parte della continua innovazione digitale che consente una gestione più efficiente della progettazione, dei tempi e dei costi per possibili variazioni.
Grazie a queste tecnologie, ad esempio, siamo stati in grado di rispondere alle esigenze dell’Ospedale di Tallinn, che ha richiesto l’integrazione di un ulteriore piano interrato che potrebbe essere trasformato in unità ospedaliere in caso di emergenza.
Sostenibilità e circolarità
Oggi più che mai, i progetti non possono essere disconnessi da sostenibilità e circolarità che vanno integrate nella progettazione urbana per consentire alle città un miglioramento in termini di resilienza e qualità della vita per i propri residenti.
Poiché le città non sono la somma di unità autonome ma piuttosto una rete di servizi integrati, al fine di promuovere la sostenibilità urbana, è fondamentale considerare tutti i suoi sottosistemi.
Man mano che le città crescono, sorgono problemi di disuguaglianze economiche e di classe, ma anche disparità nei servizi sanitari ed educativi. Quindi, oltre all’uso di principi di bioedilizia e all’attenta selezione dei componenti costruttivi per minimizzare gli sprechi, è importante creare aree urbane che producano la propria energia, riducendo la quantità di inquinamento, e che siano pronte ad accogliere tutti i membri delle comunità circostanti.
L'innovazione come chiave per un design resiliente
La resilienza urbana fornisce alle città una tabella di marcia per prosperare, affrontare le sfide e aprire la strada a un futuro sostenibile da tutti i punti di vista.
In questa prospettiva, ATI Project ha sempre investito nella sperimentazione delle nuove tecnologie. Grazie al lavoro del suo dipartimento di ricerca e sviluppo e all’uso di piattaforme BIM, del design computazionale, delle analisi dei dati e dell’esplorazione dell’intelligenza artificiale, è in grado di adattare in modo efficiente i progetti a circostanze impreviste, migliorare e ottimizzare la comunicazione tra i vari stakeholder, e stare al passo con le soluzioni innovative in continuo sviluppo, sempre più centrali nell’evoluzione dei processi di progettazione.