Museo della Scienza di Roma

Descrizione

La proposta per il nuovo Museo della Scienza di Roma mira a valorizzare le potenzialità del quartiere Flaminio, aggiungendo un punto di riferimento lungo via Guido Reni e ripristinando una porosità urbana nord-sud rompendo i confini dell’ex sede militare. Il progetto preserva esclusivamente la porzione più antica della struttura in acciaio del campus esistente, aprendo una nuova piazza urbana che si collega al parco di Villa Flaminia, ristabilendo un corridoio verde attivo.

Concepito come un riferimento civico in grado di comunicare la propria vocazione: un Forum per le scienze e il pensiero critico, il museo è formato da strati sovrapposti che rappresentano il metodo scientifico di esplorazione e ricerca.
Il piano terra, con ingresso principale e spazi comuni, si fonde con le piazze creando un continuum permeabile. L’atrio a quadrupla altezza conduce al mezzanino con l’esposizione permanente e ai piani superiori delle esposizioni temporanee e aree interattive, terminando nelle terrazze esterne con vista mozzafiato su Roma, riportando i visitatori al punto di partenza: la cricolarità del metodo scientifico.

Progettato come un organismo bioclimatico, che respira grazie alla ventilazione naturale per effetto camino generata dall’atrio. Le facciate a doppia pelle offrono una protezione continua dalla radiazione solare diretta e consentono una generosa luce diurna diffusa attraverso le grandi finestre. La struttura modulare permette massima flessibilità e adattamenti futuri, secondo i principi DfMA e DfD.

Il nuovo Museo delle Scienze è un esempio di rigenerazione urbana, riuso adattivo ed economia circolare, offrendo un’esperienza museale interattiva unica in cui i visitatori sono liberi di creare ed esplorare il mondo delle scienze e le sue possibili interpretazioni.